Bruna Baroncelli, stimata docente di un liceo di Catania, scompare all’improvviso. Beatrice Bannò, zelante commissario di polizia, indaga sulla sua misteriosa scomparsa. L’apripista per le indagini è un diario che Bea ritrova sul comodino della professoressa. In esso Bruna racconta, con un velo di ironia e sarcasmo, gli alti e bassi del suo mestiere, la passione e la devozione per l’insegnamento, ma soprattutto la bellezza e l’importanza del rapporto professori-alunni. I pensieri contenuti all’interno del manoscritto si alternano alle intricate vicende sentimentali della vita privata di Bruna. Sarà proprio a partire dall’ambivalente anima della professoressa che il commissario Bannò non solo riuscirà a risolvere il caso, ma anche a riscoprire se stessa.
L’autrice:
Daniela Longo è nata a Catania nel 1970. Laureata in Lettere e in Filologia moderna, è docente di italiano e latino dal 1993. Attualmente insegna al liceo scientifico statale “Principe Umberto” di Catania. Per Rubbettino Editore ha pubblicato il saggio Letteratura e televisione tra finzione e realtà. Dal romanzo giallo a Telefono giallo nella rivista di Filologia moderna “Le forme e la storia”. La classe di Bruna è il suo primo romanzo.