Alessandra è una donna di quarantun anni, madre di Ginevra e sposata con Enrico. Convive con malattie croniche invalidanti che le rendono la quotidianità, talvolta, impossibile da gestire. Alessandra soffre da sempre anche di depressione e ha pensieri suicidari sin dall’adolescenza: molto spesso ha immaginato la propria morte, senza, tuttavia, mai aver portato avanti un gesto di tale efferatezza.
Un secondo intervento chirurgico, in cui si è resa necessaria l’asportazione dell’utero, ha risvegliato in lei antichi infausti desideri. Tuttavia, durante le sedute di psicoterapia con la dottoressa Fortizzi, non tutti i suoi pensieri riescono a emergere, motivo per cui le viene consigliata una terapia scrittoria. Ogni giorno, per un mese, alla stessa ora, dovrà dedicarsi alla stesura di un diario personale: già avvezza alla scrittura, con una precedente esperienza risultata, però, fallimentare, Alessandra porta avanti questo nuovo compito con grande dedizione. Se da un lato la scrittura si rivelerà essere terapeutica e liberatoria, dall’altro riporterà a galla traumi sopiti.
Il diario subirà una terribile battuta d’arresto, coincidente con un suo drammatico tentativo di suicidio.
Dopo due mesi dal tragico evento, sarà nuovamente in grado di prendere in mano la penna e di tornare, con cautela, a riversare le proprie emozioni sulle pagine del diario.
Al buio nero della depressione, si imporrà un luminoso color giallo: pur consapevole della limitatezza, della fragilità e della caducità della propria esistenza, sarà in grado di coglierne piccoli fondamentali segni, degni di essere vissuti. E la scrittura tornerà a essere protagonista della sua vita.

L’autrice:

Francesca Dalla Riva è nata nel 1985 in provincia di Verona. Laureata in Mediazione linguistica per le imprese e il turismo presso l’Università degli Studi di Trento, dopo aver lavorato come impiegata commerciale e come insegnante privata, attualmente si occupa della sua famiglia. Con Bookabook ha pubblicato Fuori dal mio balcone e con PAV Edizioni il racconto Il vortice nel petto, inserito nell’antologia Il dolore dell’anima, con cui è arrivata finalista nell’omonimo concorso. Con Scatole Parlanti ha già pubblicato Tempo di una doccia.